Antipapi della Chiesa Rinnovata di Cristo (o coliniti) (dal 1950) e apparizioni mariane di La Salette

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Michel Auguste Marie Collin (Clemente XV)

Apparizioni mariane di La Salette (1846)

Prima di parlare degli antipapi della Chiesa Rinnovata di Cristo, vale qui la pena di porre l’accento sull’importanza per questo gruppo religioso delle apparizioni mariane di La Salette.
In questa cittadina di montagna, vicino a Grenoble (in Francia), precedendo di 12 anni le apparizioni di Lourdes e di 71 quelle di Fatima, il 19 settembre 1846 avvenne un’apparizione della Vergine Maria a due pastorelli, Maximin Giraud e Melanie Calvat, ai quali fu comunicato un messaggio, mantenuto segreto dalla gerarchia ecclesiastica (e reso pubblico solo recentemente da parte dei sacerdoti René Laurentin e Michel Corteville): il messaggio alimentò illazioni e polemiche, simili a quelle suscitate dal famoso terzo segreto di Fatima.

Il personaggio più controverso di tutta questa vicenda fu Melanie Calvat, la quale da adulta si lanciò in una tale serie di “rivelazioni” da costringere la Chiesa Cattolica a ribadire la sua approvazione della rivelazione del 1846, ma anche a censurare quelle successive. Ciò non scoraggiò la Calvat che profetizzò devastanti guerre tra le principali potenze negli anni ’60 del XIX secolo, ma soprattutto pronosticò, nel 1873, la perdita della fede e la susseguente installazione dell’Anticristo a Roma: il relativo lavoro pubblicato nel 1879 fu posto all’Indice per ordine di Papa Leone XIII (1878-1903), nonostante un imprimatur del vescovo Salvatore Luigi Zola (1822-1898) di Lecce. Due successive interpretazioni (nel 1901 e 1906) del sacerdote francese Gilbert Combe furono anch’essi messe all’Indice.

Durante il suo pontificato, un altro papa, Benedetto XV (1914-1922), emanò un admonitum (ammonizione formale) contro le interpretazioni più o meno fantasiose sulla rivelazione di La Salette, ma le polemiche e le interpretazioni, provenienti anche da ambienti anticlericali, si susseguirono con il risultato che La Salette perse credibilità e fu rilegata tra i luoghi secondari di pellegrinaggio cattolico.
Nel 1950 il sacerdote cattolico francese Michel Auguste Marie Collin (1905-1974), membro e missionario dal 1939 dell’Ordine del Sacro Cuore, riprese il tema, dichiarando di aver ricevuto nuove rivelazioni in linea con il messaggio di Melanie Calvat del 1873.

Clemente XV e la Chiesa Rinnovata di Cristo (o Chiesa del Magnificat della Madre di Dio)

Collin, in seguito a queste rivelazioni, dichiarò inoltre di essere stato incoronato misticamente da Dio stesso, il 7 ottobre 1950, e di essere stato investito di un potere pari a quello del Papa. L’anno successivo egli fu espulso dal suo ordine religioso, sospeso a divinis e ridotto allo stato laicale per ordine del Sant’Uffizio. A queste decisioni seguirono nel 1960 l’interdetto da parte del vescovo di Nancy, Emile Charles Raymond Pirolley (1898-1971) e la scomunica vitandus (in latino, da essere evitato).
L’ex sacerdote cattolico fondò quindi la Chiesa Rinnovata di Cristo (o Chiesa del Magnificat della Madre di Dio), una chiesa liberale e modernista, a Clémery (in Lorena), e nel 1963, alla morte di Papa Giovanni XXIII (1958-1963), nonostante i moniti del Vaticano, si fece consacrare Papa Clemente XV dai suoi seguaci.
Ansioso in ogni caso di assicurarsi anche una successione apostolica valida, Collin si fece consacrare dal vescovo francese Cyprien Damgé de Lannoy (n. 1914). Quest’ultimo, ex sacerdote della Chiesa Cattolica Liberale e consacrato nel 1961 dal vescovo Henri Engel-Plantagenet, poteva vantare, a sua volta una successione apostolica risalente al noto vescovo vagante Joseph-René Vilatte.

La chiesa di Collin si caratterizzò per il culto della personalità di Clemente XV, per la tendenza alla mariolatria (culto esagerato della Madonna), per la doppia appartenenza (i fedeli seguono sia i riti cattolici che quelli della chiesa colinita) e per un curioso interesse all’ufologia. Tra i suoi sostenitori c’erano, infatti, i membri di una setta ufologica scandinava denominata IGAP, fondata dal celebre ufologo e contattista americano George Adamski (1891-1965). Collin, inoltre, si lanciò in profezie sulla fine dei tempi, prevista per il 20 febbraio 1969: dopo che questa profezia fu disattesa, egli accusò i suoi detrattori di aver “speculato sulle date”.

La chiesa di Collin, il quale nominò Damgé de Lannoy suo successore il 23 ottobre 1969, fu contraddistinta per i scismi interni [tra cui un gruppo “innovatore” francese che seguì lo stigmatizzato Robert Fontaine e la religiosa suor Yvette, e un gruppo americano a Cicero (nell’Illinois), guidato dal vescovo John Higgins], e per misteriosi atti di sabotaggio (la basilica di Clémery fu incendiata), ma, alla sua morte nel 1974, Collin era riuscito nell’intento di fondare un suo collegio apostolico con 19 cardinali [4 francesi, 5 italiani, 5 tedeschi, 2 olandesi, 1 svizzero, 1 americano e 1 canadese (Jean Gaston Tremblay: vedi sotto)].
Il sito della Chiesa del Magnificat è www.magnificat.ca/.
Esiste anche un gruppo italiano, in provincia di Brescia, di seguaci di Collin, fedeli alla linea tracciata dal fondatore della chiesa. Il leader di questo gruppo è un ex agricoltore di nome Giuseppe Zani, che, a sua volta, si è auto-proclamato Pontefice.

Giovanni Gregorio (o Gregorio) XVII e gli Apostoli dell’Amore Infinito (o Chiesa Cattolica degli Apostoli degli Ultimi Tempi)

Intorno al cardinale canadese Jean Gaston Tremblay (alias padre Jean Grégoire de la Trinité), si creò il principale gruppo scismatico nell’ambito della Chiesa del Magnificat.
Nato l’8 settembre 1928 a Rimouski (nel Quebec canadese), Tremblay entrò nel 1944 nell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni (un gruppo cattolico canonico) e vi rimase per otto anni, lasciandolo nel 1952 per fondare la Congregazione di Gesù e Maria presso il monastero di St. Jovite (nel Quebec). Nel 1961 Tremblay lasciò la Chiesa Cattolica per aderire alla Chiesa del Magnificat di Collin, il quale nominò il canadese sacerdote nel 1961 e vescovo nel 1962.
Il gruppo di St. Jovite ebbe un notevole successo nell’attività missionaria, soprattutto nei Caraibi (Portorico, Santo Domingo e Guadalupe) e nell’America latina (Guatemala ed Ecuador), ma nel 1968 entrò in conflitto con Collin: lo scisma portò alla formazione degli Apostoli dell’Amore Infinito (o Chiesa Cattolica degli Apostoli degli Ultimi Tempi, che, fra l’altro, accetta il sacerdozio femminile) e all’incoronazione mistica di Tremblay come Papa Giovanni Gregorio (o solamente Gregorio) XVII, il 24 giugno 1968.

Gli anni successivi sono stati caratterizzati da scontri (anche fisici) con ex adepti e organizzazioni anti-sette, da incendi dolosi, ma anche da guai giudiziari per Tremblay, che fu arrestato nell’ottobre 1980 e detenuto per cinque mesi per aver rifiutato di consegnare i figli di una sua seguace al marito divorziato, e inquisito nel 1999 per abusi sessuali su minori: le accuse, recisamente negate da Tremblay, sono state ritirate nel 2001.
Secondo le indiscrezioni di un ex studente del monastero di St. Jovite, sembra che, alla morte di Tremblay, subentrerà una donna (una papessa quindi!), con il nome di Gregoria.